TALLIO VS SESTAMIBI - MADONNA DELLE GRAZIE HEALTHCARE

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MEDICINA NUCLEARE - SCINTIGRAFIE
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Di seguito daremo delle indicazioni semplici e comprensibili da tutti, riportati dalla letteratura scintifica internazionale.

I traccianti utilizzati, per la scintigrafia miocardica, sono il Tallio-201 (di seguito indicato come TALLIO), il tecnezio 99m-metossiisobutilisonitrile (di seguito indicato, per brevità come SESTAMIBI) e il Tc99m-tetrofosmina (di seguito indicato, per brevità come TETROFOSMINA).

Il TALLIO è un isotopo radioattivo naturale.
Il SESTAMIBI e la TETROFOSMINA sono farmaci che devono essere resi radioattivi legandoli a un isotopo naturale quale il tecnezio (Tc99m: di seguito indicato come tecnezio)

Il TALLIO non è l’agente ideale per numerosi motivi.

Una volta iniettato (endovena), in una prima fase, detta di "distribuzione", il radiofarmaco si concentra nel miocardio.
Circa 20-30 minuti dopo la somministrazione inizia una seconda fase, detta di "ridistribuzione", caratterizzata da un progressivo riequilibrio fra tallio contenuto all'interno e all’esterno del miocardico.
Se il miocardio è normalmente perfuso (cioè le coronarie sono normali), dopo il picco di concentrazione nei miociti (cellule muscolari), la concentrazione, scende progressivamente (perché prevale la fuoriuscita dai miociti).
Se il miocardio è ischemico (cioè le coronarie presentano dei restringimenti più o meno importanti) il tallio si concentra più lentamente rispetto al miocardio normalmente perfuso, cosicché in fase tardiva la concentrazione del tallio nelle aree ischemiche uguaglia quella delle aree normoperfuse.
Se il miocardio è sede di pregressa necrosi la concentrazione del tallio è ridotta sia in fase di distribuzione che in fase di ridistribuzione.
Pertanto, l’acquisizione delle immagini, deve essere completata entro 20-25 minuti dopo la fine del test da sforzo, al fine di cogliere, con precisione, la fase che c’interessa, cioè la distribuzione del tracciante.
Ciò è praticamente impossibile poiché dopo la fine dello sforzo il paziente deve essere monitorizzato fino a quando le eventuali alterazioni elettrocardiografiche, manifestatesi durante il test, non sono completamente regredite. Per eseguire il test da sforzo correttamente, ma soprattutto per la sicurezza per il paziente, occorre che il paziente sia monitorizzato (elettrocardiogramma e pressione arteriosa) per tutta la fase di recupero che può variare da pochi minuti a qualche decina di minuti. Seguendo questa procedura si preserva il paziente da rischi più o meno gravi che, eventualmente, possono essere contrastati solo se il paziente è monitorizzato e quindi ci si accorge di eventi avversi.
D’altronde, se si esegue correttamente il test ergometrico è praticamente impossibile acquisire immagini scintigrafiche (nei tempi stabiliti dai protocolli internazionali) pulite e riferite soltanto alla fase di distribuzione del radiofarmaco e, quindi, alla fine avremo immagini con più o meno marcata sovrapposizione delle due fasi: distribuzione e redistribuzione.

Inoltre, il TALLIO ha una bassa energia per cui la qualità delle immagini acquisite si può degradare per attenuazione dei tessuti circostanti il cuore (soprattutto nelle donne, per la presenza di strutture come il seno che può essere più o meno voluminoso).
L'impiego di radiofarmaci marcati con tecnezio, quali il SESTAMIBI e la TETROFOSMINA, implica numerosi vantaggi (rispetto al TALLIO).

Si possono somministrare attività molto più elevate rispetto al TALLIO, ottenendo quindi immagini di qualità superiore, specie se vengono acquisite con tecnica SPECT.
La radioattività emessa dal tecnezio è decisamente più adatta alla rilevazione di immagini perché dotata di più elevata energia e quindi meno soggetta ad attenuazione tissutale che, come abbiamo detto, può essere causa di artefatti.
I tempi per l'acquisizione della scintigrafia dopo sforzo non sono critici (30-90 min. dopo l'iniezione del radiofarmaco) e quindi si può eseguire il test in modo corretto e, soprattutto, sicuro per il paziente.

Riepilogando: utilizzando il Tallio l'acquisizione delle immagini scintigrafiche, planari o SPECT, deve iniziare entro pochi minuti, mentre nel secondo caso può iniziare in un intervallo compreso fra 30 e 90 minuti circa.

Inoltre i radiofarmaci marcati con tecnezio hanno un altro vantaggio per il paziente, poiché è ridotta l’esposizione temporale al radioattivo.
Il TALLIO ha un’emivita (cioè riduce la sua attività del 50%) di 72 ore contro le 6 ore del tecnezio con cui sono marcati il SESTAMIBI e la TETROFOSMINA. Per meglio comprendere: a 72h (usando le dosi prescritte e cioè 2 mCi (unità di misura di radioattività) di TALLIO o 25 mCi di Tc-SESTAMIBI o Tc-TETROFOSMINA) la dose di TALLIO, ancora presente, nell’organismo del paziente è di 1 mCi, mentre, sempre dopo 72h, il tecnezio con cui è legato sia il SESTAMIBI che la TETROFOSMINA è praticamente totalmente eliminato essendo residuati, soltanto, 0,010 mCi.

Il paziente può valutare da solo la corretta esecuzione dell’esame controllando la seguente tempistica.

Scintigrafia miocardica con Tallio.
Entro 10 minuti deve essere iniziata l'acquisizione delle immagini scintigrafiche "da sforzo".
Dopo 4 ore (comunque non prima di 3 ore) dall'iniezione del radiofarmaco, intervallo di tempo sufficiente e necessario perché si completi la "ridistribuzione" dello stesso, vengono acquisite le immagini scintigrafiche "a riposo".

Scintigrafia miocardica con SESTAMIBI o TETROFOSMINA.
Dopo 30/90 minuti dall’iniezione del radiofarmaco deve essere iniziata l'acquisizione delle immagini scintigrafiche "di base".
Dopo 45/60 minuti dall'iniezione del radiofarmaco all’acme del test di stimolo vengono acquisite le immagini scintigrafiche “da sforzo”.

In entrambi i tipi di scintigrafie, i due studi vengono opportunamente elaborati e confrontati.


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